CARTOLINE DA
SALSOMAGGIORE
POZZO SCOTTI
La Gabbia del Pozzo Scotti è una decorazione in stile liberty, in linea con quello che è lo stile cittadino e serviva per coprire un pozzo artesiano. E' in ferro battuto e vetro, risale al 1912 ed è situata di fronte alle Terme Berzieri,in quella che all'epoca si chiamava piazza Cavallotti. Il progetto fu affidato all’architetto Giuseppe Boni , mentre pare che ad occuparsi del ferro battuto fosse Alessandro Mazzucotelli, artista del ferro battuto. Simile nello stile alle decorazioni in ferro del Grand Hotel Regina, è possibile attribuire la realizzazione del lavoro all'officina di Antonio Veronesi.
Il pozzo protetto dalla gabbia fu trivellato e scavato a mano nel 1864 fino a 308 metri; nel 1875 fu dato in consegna alla ditta Dalla Rosa allora concessionaria dei Regi Stabilimenti Termali. nel 1898 ,in un successivo scavo, si raggiunse la profondità di metri 717 profondità mai raggiunta in Italia in quel periodo.La funzione originale e' ormai abbandonata da decenni,ma e' aumentata l'importanza monumentale dell'opera che rimane una preziosa testimonianza dello stile liberty caratteristico in Europa negli anni precedenti la Grande Guerra.
PIANTA DI SALSOMAGGIORE E POZZO DELLA RUOTA 1779
1799: L'intellettuale Pietro de Lama, dopo aver visitato le saline di Salisburgo scrive al Direttore delle stesse, Barone de Mohl, chiedendo suggerimenti per il miglioramento della produzione di quelle di Salsomaggiore. Allega alla lettera i disegni tecnici del funzionamento delle saline, compresa la famosa ruota, simbolo della dannazione ai lavori forzati previsti dal codice penale del Ducato. La lettera è stata appena pubblicata in un libretto edito da Mattioli, con il titolo "Da Salsomaggiore a Salisburgo. Una lettera al barone De Mohl, direttore delle saline di Halle", dal quale e' tratta l'immagine della "ruota"
SENTENZA DI CONDANNA ALLA PENA DELLA RUOTA 7 Messidoro anno XII (26 giugno 1804)
.....E PRIMA DEL POZZO ? SEMPRE UN POZZO ,MA MENO BELLINO...
...ll Pozzo della Ruota, o Pozzo Grande.
Fu scavato nel 1275.
Era profondo 60 metri ed aveva un di diametro m. 1,80. Il pozzo era chiamato della Ruota perchè l'acqua si estraeva mediante un ampia ruota di legno fatta girare da due cavalli. Nel 1626 i cavalli furono sostituiti da cinque ergastolani, collocati due internamente ad essa e tre sopra. Nel 1811 gli ergastolani vennero sostituiti, per decreto Napoleonico, da operai stipendiati. Questo marchingegno fu distrutto solamente nel 1852. Il Pozzo, invece, funzionò fino al 1897, anno in cui fu chiuso definitivamente. La ruota, girando, faceva scendere nel pozzo un secchio legato ad una fune; dalla parte opposta, la stessa fune lo faceva risalire riempito di acqua. Altri uomini lo prendevano e versavano l'acqua in appositi recipienti, le “padelle”. In seguito col fuoco e col sole l'acqua veniva fatta evaporare, lasciando sul fondo il sale, che veniva raccolto su grandi tavolacci inclinati per farlo sciugare meglio.....
testo di Leonardo Lupini www caravecchiasalso
IL POZZO E LA RUOTA
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